UN NUOVO APPROCCIO TERAPEUTICO PER L' ALOPECIA AREATA

Il dr Grossbart ci ha gentilmente concesso di tradurre un capitolo del suo libro "Skin Deep",presente sul suo sito http://grossbart.com/

Nell'alopecia la perdita dei capelli non pregiudica la sopravvivenza, né è dolorosa a livello fisico, ma, detto questo, le buone notizie si sono esaurite. Nella maggior parte delle persone, la perdita dei peli si circoscrive in piccole zone (1-2 chiazze) sulla testa e i capelli ricrescono entro 1-2 anni misteriosamente come erano caduti. Le unghie possono presentare delle piccole depressioni e diventano fragili.

I sintomi possono limitarsi a poche chiazze (alopecia areata) oppure estendersi alla perdita di tutti i capelli del cuoio capelluto (alopecia totale) o a tutti i peli del corpo (alopecia universale). A prescindere dalla gravità del caso, i capelli/peli possono ricrescere e la ricrescita può essere definitiva o temporanea.

Il coinvolgimento emotivo è notevole, accentuato dal comportamento imprevedibile di questa malattia. I fattori che possono pronosticare un’evoluzione meno favorevole sono dati dall'età giovanile di inizio della malattia, dalla mancanza di una ricrescita periodica e da una maggior perdita dei capelli a livello della nuca ed intorno alle orecchie.

La causa dell'alopecia è sconosciuta, anche se recentemente i ricercatori sottolineano l'importanza del coinvolgimento del sistema immunitario. L'alopecia potrebbe essere una malattia autoimmune, nella quale il sistema immunitario erroneamente reagisce contro il capello come se fosse un corpo estraneo.

Non vi è un trattamento medico definitivo. Terapie con cortisone, antralina, reazioni allergiche chimicamente indotte e PUVA (psoralenici + luce ultravioletta A) hanno ciascuna portato a successi, ma anche a complicazioni. Promettenti sembrano essere le terapie che agiscono direttamente sul sistema immunitario o l'utilizzazione del minoxidil (meglio conosciuto per la sua efficacia nell'alopecia androgenetica).

E' molto comune notare che questi pazienti si vergognano e spesso cercano di nascondere con una buona parrucca il loro problema e vivono nel terrore di esporsi agli altri. Un anchorman del telegiornale di Rhode Island si è dimostrato veramente coraggioso quando una sera si è tolto la parrucca dinanzi alle telecamere.

La National Alopecia Areata Foundation rappresenta negli USA un punto di riferimento fondamentale. Molto probabilmente esiste un gruppo di supporto della fondazione in ogni area della nazione. Quando ho parlato al gruppo di Boston, sono rimasto piacevolmente impressionato dall'atmosfera calorosa ed accogliente con la quale integrava i bisogni dei membri giovani ed adulti e anche dalla ottima capacità di organizzare e di dare informazioni a questi pazienti. L'organizzazione pubblica un notiziario e delle schede informative, che comprendono informazioni mediche, ma anche strategie cosmetiche e comportamentali per sopportare meglio questa malattia.

Spesso è proprio uno stress emotivo che scatena la comparsa dell’ Alopecia. Una "perdita traumatica" è citata come la cause più frequente di questo stress. Quindi ci troviamo dinanzi ad un problema con un fattore scatenante chiaramente emozionale che agisce su un sistema immunitario responsivo emozionalmente, che a sua volta porta spesso a della conseguenza spesso devastanti a livello emotivo. Ora, sicuramente vi attendete di sapere come possano essere efficaci le tecniche psicologiche. Quando ho fatto la prima edizione di questo libro, esistevano solo 2 lavori con questo tipo di trattamenti, per cui non entrai nei dettagli. Allora, ottimisticamente, si sarebbe potuto definirli come "promettenti", mentre pessimisticamente sarebbero stati definiti "inconcludenti".

Cohen e Lichtenberg descrivono dettagliatamente due casi in psicoterapia psicoanalitica che hanno sviluppato l'alopecia man mano che venivano risolti i problemi per i quali erano sotto trattamento. L'avvicinarsi della conclusione della relazione terapeutica sembrava riaccendere problemi più reconditi di perdita ed quindi un focalizzarsi emotivamente sui capelli. L'alopecia sembrava essere un segnale che il paziente aveva bisogno di continuare il trattamento.

Stowe e Goldberg riferiscono risultati positivi con un 20-enne maschio in prigione. Utilizzava una audiocasetta per il rilassamento ed in più ha lavorato con il terapista per otto volte con sedute di un'ora. Ha imparato a rilassarsi mentre man mano immaginava situazioni che gli provocavano ansia. I nodi cruciali erano stati le relazioni eterosessuali ove era " superpreoccupato per la pulizia e precisione", subendo "disturbi neurovegetativi" (=nausea, sudorazioni, giramento di testa, ecc). Contemporaneamente al paziente veniva somministrata terapia con cortisone. La sua guarigione è stata impressionante, e non sovrapponibile al risultato che si ottiene normalmente con il cortisone, per cui gli autori concludono che il trattamento psicologico è stato fondamentale per la sua guarigione.

Non vi sono lavori che riportano risultati di insuccesso quando viene applicato l'approccio psicologico.

Io non ho molta esperienza, avendo trattato solo due casi. Uno stava andando molto bene, ma poi è scomparso, quindi non ho il follow-up, e l'altro, subito dopo aver iniziato la terapia, ha dovuto traslocare.

La scarsità dei casi trattati e circostanze particolari si sono tradotte in una casistica troppo esigua. Così poco era stato fatto in questo campo perché il problema è raro? Una persona su 100 è affetta, prima o poi nella propria vita, da questa malattia, quindi questa non è la risposta giusta.

Successivamente, Susan R. Eppley decise di intitolare la sua tesi di specializzazione presso l'Università di Cincinnati nel Dipartimento per la Scuola di Psicologia e Counseling, al " Rilassamento e l'Immaginario visuale: un trattamento per l'Alopecia Areata". Questo lavoro poco conosciuto è un autorevole e convincente descrizione di questo metodo terapeutico, di cosa è in grado di ottenere e di come lo si possa mettere utilmente in pratica.

Eppley ha lavorato con 10 adulti (3 uomini e 7 donne) che avevano una diagnosi confermata di alopecia areata partialis. In tutti i casi l'alopecia era iniziata dopo l'età di 16 anni e nessuno, al momento dello studio, riceveva terapia medica, né era in trattamento psicologico. La tecnica dello studio era migliore del solito. Lo studio comprendeva infatti un gruppo di controllo, 7 terapisti e la ricrescita dei capelli veniva controllata indipendentemente da 6 dermatologi.

I risultati sono stati ancora più impressionanti grazie alla praticabilità di questo studio, rendendo questo tipo di terapia alquanto ideale da vari punti di vista. Ogni persona ha ricevuto infatti un trattamento quasi identico. (Normalmente, nella pratica clinica, il trattamento viene adeguato alle esigenze individuali per quanto riguarda tempi e scelta di tecnica). Qui, la terapia, in maniera rigorosa, si è limitata a 4 sedute di 45-60 minuti ciascuna, oltre alle interviste iniziali e successive al trattamento.

Non sono state impartite lezioni sistematiche, né consigliato in maniera rigorosa di applicare le tecniche a casa, piuttosto ai pazienti è stato detto: " E' una tua scelta, ci sono pazienti che si esercitano a casa, ed altri che non lo fanno." I terapisti erano soprattutto studenti della materia, ed avevano una minima esperienza (un corso) nel campo dell'ipnosi.

Ma, nonostante ciò, con tutti questi fattori contro di loro, i ricercatori sono stati in grado di documentare una ricrescita misurabile dei capelli e una riduzione significativa dell'ansia, che è tipicamente un aspetto importante di questa malattia.

Ecco i contenuti delle 4 sedute:
Prima seduta: Dopo una introduzione generale e il tempo necessario per creare il "rapport" (= una relazione di confidenza tra il paziente e il terapista), il terapista insegna come eseguire una tecnica di rilassamento ed entrare nell'immaginario ipnotico. Il Rilassamento Progressivo si ottiene creando un lento e progressivo stato di tensione e poi di rilassamento dei 16 gruppi maggiori dei muscoli. Si chiede al paziente di osservare attentamente e di apprezzare le sensazioni di tensione e di rilassamento.

Il training di visualizzazione implica il sedersi con gli occhi chiusi e di immaginare vivacemente di essere in una baita di montagna. Una descrizione ricca e dettagliata delle sensazioni fisiche, sensorie ed emotive della scena portano il paziente a vivere una esperienza molto intensa.

Indi si discute l'esperienza per estrarre eventuali punti di blocco che vanno eliminati o per individuare ulteriori modifiche che debbano essere fatte.

Seconda seduta: Con il Rilassamento Progressivo si ricrea lo scenario come nella prima seduta, questa volta estendendo l'immaginario ad una spiaggia: "Il sole splende su di te, sul tuo corpo e sul cuoio capelluto. Ti senti fresco/a, rilassato/a e il sole riscalda la tua testa. E' piacevole questa sensazione sana. Il calore apre i tuoi pori (sul cuoio capelluto) e aria fresca e calda si diffondono dentro e fuori dal cuoio capelluto. Dentro il tuo cuoio capelluto il sangue scorre portando con sé ancora più calore. Ed insieme al maggior apporto di sangue senti arrivare anche tutte le sostanze di guarigione che vanno a nutrire il tuo cuoio capelluto, bagnando i follicoli piliferi con salute e calore.

Terza seduta: Come per le altre sedute si inizia con il Rilassamento Progressivo. Questa volta l'immaginario ipnotico è il camminare a piedi scalzi in un paesaggio di pianura surrealistico caldo e poi di tuffarsi in acqua fresca, limpida.

Quarta seduta: Con l'immaginario ci si concentra sul rilassamento e soprattutto sulla sensazione di calore e del flusso sanguigno aumentato a livello del cuoio capelluto. Questa volta non vi è una collocazione esterna, ma si immaginano, con ancora più dettagli, le "sostanze di guarigione" che avvolgono i follicoli piliferi.

L'approccio è breve, dolce e senza dolore e comprende variazioni delle tecniche che ora dovrebbero essere più familiari al lettore di questo libro. I risultati di questo breve programma sono stati piccoli, però significativi. Se, per caso, sei una persona che preferisce fare le cose da solo/a. allora puoi anche provare questa strada. Se preferisci essere aiutato e ricevere il sostegno di un professionista della salute della mente, allora mettiti in contatto! Egli o ella non necessariamente deve essere uno "super-specialista". Chiunque conosca le tecniche di rilassamento e della visualizzazione immaginaria e con il quale riesci a stabilire un buon "rapport", sarà in grado di aiutarti.

Traduzione della dott.ssa Justina Claudatus
jucla@libero.it