ARCHIVIO CONVEGNI e RELAZIONI
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LETTERE
ALL'ANMAA
(pubblicate con il consenso dei mittenti)
seconda
parte
Gentilissimi tutti, sono una donna di 40 anni e dall'età di
11 sono affetta da alopecia areata, le fasi della malattia sono state alterne e
dai 18 ai 30 anni ho avuto la gioia di veder ricrescere i miei capelli, anche se
il problema non è mai scomparso del tutto e alcune chiazze "mobili",
anche in quel periodo le ho sempre avute... sono comunque riuscita a tenere
sotto controllo la malattia. Al momento, ho riperso tutti i capelli e sono
completamente calva, porto la parrucca, e questo "espediente" mi
consente di avere una vita sociale "normale", comunque ho raggiunto un
certo equilibrio, e se posso vorrei offrire il mio aiuto a chi invece vive con
estremo dolore questo problema. Vorrei infatti approfittare di internet, per
poter parlare con altre donne con il mio stesso problema, in Italia non esistono
gruppi di sostegno come invece in America, e questo fa si che chi (soprattutto
donne) è affetta da questa malattia si senta terribilmente sola, e pensi di
essere l'unica al mondo, una specie di mutante... la mia idea sarebbe quella di
creare un forum di discussione e sostegno e se saremo un po' di gente forse ce
la potremo fare!!!! Resta inteso che il dialogo è aperto a tutti... uomini,
donne, bambini e soprattutto genitori!!! Sperando di essere pubblicata e di
ricevere molte lettere, vi saluto tutti... anche i capelloni!!! Mannaggia a
loro!!!!
Ciao La Cantatrice Calva lacantatricecalva@hotmail.com
Spett.le a.m.a.a.,
mi chiamo Mirco, ho 33 anni e dalla fine del 1991 sono
affetto da alopecia areata diffusasi nella totalita' del mio corpo. Non
conoscevo l'esistenza di una associazione che si occupa di alopecia
areata nel nostro paese. Francamente da alcuni anni stavo pensando alla
realizzazione di una tale associazione ma sono sempre mancati i contatti con
altre persone che condividessero certe problematiche. Ho visitato quasi per caso
il sito internet e mi sembra una ottima iniziativa per coloro che come me
cercano imperterriti di aggiornarsi su eventuali rimedi dopo avere provato un
po' tutto. Ritengo pero' che la possibilita' di mettere in rete chi soffre di
alopecia areata o universale potrebbe essere un ottimo strumento di sostegno non
solo informativo ma soprattutto di aiuto psicologico per lenire il disagio e la
difficolta' di inserimento sociale di chi viene colpito da questa malattia.
Ricordo che nei primissimi anni della malattia sentivo la necessita' di
confrontarmi con chi come me si trovava in una situazione di estremo disagio
psicologico ma non ne ho mai avuto la possibilita'. Pensavo che solo chi stava
provando quello che provavo io poteva realmente condividere i miei sentimenti ed
aiutarmi ad uscire dal tunnel in cui ero entrato. All'epoca (1991-1992) ero
studente universitario ed ho interrotto gli studi per quasi due anni. Me ne
stavo in casa da solo, lontano da tutti quegli sguardi che mi trafiggevano e
mettevano a nudo tutta la mia diversita'. Ci sono voluti due lunghi anni prima
di trovare il coraggio di entrare in un'aula universitaria a sostenere un esame
davanti a una platea di sguardi. Ora quei tempi mi sembrano piuttosto lontani,
dal 1994 sono laureato in scienze politiche ad indirizzo sociologico e ho
cambiato due o tre volte lavoro fino ad oggi. Non posso certo dire di aver
finalmente accettato la mia malattia, ma sto facendo di tutto per poterci
convivere nel miglior modo possibile. Dal momento che le cure nella maggioranza
dei casi danno risultati modesti ritengo necessario fornire, nei limiti del
possibile, un aiuto psicologico e di confronto per coloro che si trovano in una
situazione di estremo disagio relazionale. Concludendo, vorrei mettermi a
disposizione per ogni tipo di collaborazione o aiuto per la vostra associazione.
Ancora complimenti per l'iniziativa.
Mirco
Livorno, 5 aprile 2000
Alla cortese attenzione: sig.ra Zazzara e sig. Miglio
Vi ringrazio innanzi tutto della comprensione dimostratami al
telefono, di aver fondato un' associazione per chi è affetto da alopecia areata
e di avermi inviato uno dei vostri notiziari. Come mi avevate chiesto, vi
racconto la mia storia. Adesso non ho più capelli, peli e le unghie sono un
po’ rovinate Ad Aprile del 1999 si è manifestata la prima chiazza sulla
barba, alla quale hanno fatto seguito altre chiazze. Hanno poi iniziato a cadere
i capelli in maniera preoccupante. In farmacia mi hanno consigliato degli
integra tori, shampoo e fiale contro la caduta. Il dermatologo dell'USL mi ha
prescritto dei calmanti (che non ho preso) e degli integratori. Quando la
situazione era gia drammatica, mi sono rivolto ad un dermatologo omeopata il
quale mi ha curato cominciando a depurare gli organi interni e mi ha dato
qualche speranza, ma i capelli continuavano a cadere, poi hanno cominciato le
ciglia e le sopracciglia. Allora mi sono rivolto ad un dermatologo tradizionale
il quale mi ha fatto fare tutta una serie d'esami ed è tutto risultato
perfetto, era dunque solo stress. Sono stato visitato un famoso endocrìnologo
il quale ha riscontrato che nuovamente che non c'era niente che potesse causare
questa alopecia totale. Sono andato poi un mese in India presso la Osho Resort
per seguire delle tecniche di meditazione. Là ho anche incontrato un medico
omeopata tedesco che mi ha consigliato di farmi controllare per una eventuale
intossicazione da tallio. Al mio ritorno in Italia ho consultato una medium che
collabora anche con la polizia per il ritrovamento di persone scomparse, ha
detto che ho avuto uno spavento intorno ai 16 anni e che la malattia è esplosa
allora. Mi ha detto di non crearmi false speranze e di portare fuori il mio lato
più brillante perche i capelli e i peli non sarebbero più tornati. Sono andato
da un altro omeopata molto famoso che lavora con la biorisonanza, il quale ha
riscontrato una intolleranza al grano e al maiale. Quindi mi ha consigliato di
non mangiare questi due alimenti per 6 mesi, mi ha prescritto un rimedio, dello
zinco per le unghie e del primrose oil ad alto contenuto di AGE. Infme uno
psicologo specializzato in bioenergetica si è informato a Friburgo dove stanno
sperimentando, come voi saprete, una combinazione tra dcn e il medicinale che
viene impiegato per chi subisce i trapianti di organo contro il rigetto (visto
che il sistema immunitario non riconosce il pelo come pure fa con un nuovo
organo). Sembra che funzioni nel 70% del casi. Ho deciso di non sottoponni a
questo trattamento perchè non ho fiducia nei preparati chimici in quanto non c'è
garanzia sugli effetti collaterali a lungo termine. Sto continuando a lavorare
senza problemi e le persone che mi circondano mi hanno accettato così come sono
adesso. Ho speso molti soldi. I soldi che mi è sembrato mi siano stati rubati
sono quelli spesi con i medici "specialisti" che neanche mi hanno
ascoltato e siccome non sanno quasi nulla di alopecia totale dicono che è lo
stress, di rivolgerti a un altro specialista che qualcosa "ci deve pur
essere" e intanto vogliono la parcella senza neanche farti la ricevuta.
Raffaele Barretta
Spett.le AMAA mi chiamo Alessandro ,ho 30 anni e soffro di
alopecia ormai da 8 anni. Inizialmente la malattia si è manifestata con piccole
chiazze sulle sopracciglia e sul cuoio capelluto.Le zone glabre del cuoio
capelluto sono scomparse dopo circa 4 mesi spontaneamente, senza effettuare
terapie, mentre le sopracciglia hanno continuato la loro inesorabile caduta.Dopo
circa 2 anni sono nuovamente comparse alcune chiazze nei capelli che si sono
nuovamente risolte senza trattamenti.La situazione ha iniziato a precipitare
quando è insorto un diradamento dei capelli nella zona dell'
"attaccatura"(sopra alle orecchie,nuca,ecc.).Attualmente ho perso
tutti i capelli e la maggior parte dei peli del corpo.Durante gli ultimi 2 anni
mi sono sottoposto a diverse cure (ciclosporina,corticosteroidi, soluzioni ad
uso topico) purtroppo con il risultato di vedere di nuovo comparire la dermatite
alla loro sospensione.Attualmente sto provando una terapia sensibilizzante a
base di acido squarico e vorrei sapere la Vostra opinione in proposito.Inoltre
vorrei sapere se ci sono novità in campo terapeutico che abbiano dato dei
risultati apprezzabili.Prima di concludere vorrei rivolgere un appello a tutte
le persone che come me soffrono di alopecia dicendo loro di non lasciarsi
coinvolgere troppo emotivamente da questo problema perchè non impedisce di fare
una vita normalissima (a volte siamo noi stessi che facciamo dei pregiudizi e ci
mettiamo in testa cose sbagliate) ve lo posso assicurare! All'inizio io ho fatto
l'errore di lasciarmi condizionare troppo dalla "malattia" peggiorando
in questo modo la situazione ed esponendomi anche al rischio di effettuare
terapie abbastanza tossiche come la ciclosporina.
Grazie ed un saluto a tutti!!!!!! ALESSANDRO
Buongiorno a tutti! Sono una ragazza di 19 anni che all'età
di 12 ha iniziato a perdere i capelli. Tutto ebbe inizio con una piccola macchia
7 giorni dopo la vaccinazione contro l'epatite B, obbligatoria, seguita poi da
tante altre sparse per tutto il capo. Ci siamo rivolti al nostro dermatologo di
fiducia il quale mi ha prescritto frizioni locali a base di cortisone,
diagniosticando l'alopecia areata, ma con il passare dei giorni la perdita di
capelli aumentava e ovviamente senza risultati! Ovviamente l'alopecia si è
allargata arrivando fino a perdere ciglia, sopracciglia e peluria sulle braccia.
Ho girato tantissimi dermatologi, ospedali, ho cambiato tantissime cure,
dall'acido squarico alla fotochemio terapia, la quale mi lascia ancora dei segni
all'apparato digerente ed intestinale. Facendo diversi esami i medici che mi
seguivano hanno ipotizzato che il vaccino fatto anni indietro poteva essere la
causa di tutto questo, infatti ripensandoci la prima macchia è apparsa a breve
distanza dalla prima somministrazione e al richiamo la caduta è aumentata
notevolmente. Dopo aver provato diverse terapie, mi sono arresa, perchè
convinta che smettendo le cure, avrei ottenuto dei risultati. Adesso mi stanno
ricrescendo i capelli, mi sono ricresciuti ciglia e sopracciclia e tutta la
peluria che avevo perso! Sono piuttosto spaventata perchè so che con l'alopecia
areata non bisogna mai abbassare la guardia! So che è molto spiacevole e che
porta disagi, io in prima persona li ho vissuti... i primi periodi sono stata
derisa da tutti i miei coetanei, e non solo, ma solo adesso capisco che di
ignoranti al mondo ce ne sono veramente tanti! Adesso la vivo in maniera
differente, almeno ci provo! Grazie a tutti!
Cordialmente Pamela
Buongiorno,
mi chiamo Enrico, ho 38 anni e vivo in provincia di Varese. Da circa20 anni sono
affetto da alopecia areata con la quale ormai convivotranquillamente. La prima
macchia è stata notata da mia madre nel 1982 e dopo varie cure e visite
specialistiche anch'io ho rinunciato come altri aproseguire estenuanti viaggi e
sedute mediche. In un primo momento è statoveramente duro accettare la
situazione in quanto da una semplice macchiolina diventava sempre più grande e
un continuo moltiplicarsi. Durante il serviziodi leva ho notato un rinfoltirsi
del cuoio capelluto ma al rientro nellavita civile ho ricominciato a riperdere i
capelli. Nel 1990 ho conosciutouna bellissima ragazza (oggi moglie) sul luogo di
lavoro la quale non haavuto paura della mia situazione e anzi mi supportava
qualsiasi decisione ioprendessi per curarmi fino appunto decidere insieme di
smettere una ricerca di cura che ancora oggi non esiste. Nel 1995 decido di
rasare la testa edevo dire che dopo il primissimo impatto é stato un atto
liberatorio che seci ripenso direi che avrei dovuto farlo prima. Oggi ho una
crescita delcapello che continua ad aumentare sempre di più a tal punto che
dovessifarli crescere potrei coprire le macchie che sono rimaste, ma mi
piacciocosi'. Ecco forse l'assenza delle sopracciglia danno un po'
fastidio(soprattutto il sudore negli occhi) ma per quello che concerne l'aspetto
nonè un problema. Oggi sposato da 5 anni sono padre di una bellissima bambinadi
3 anni (lei dice che ho la testa e non i capelli) e anche sul lavoro sonriuscito
a realizzarmi in quanto sono un dirigente di una compagnia ditelecomunicazioni e
anzi l'aspetto ha contribuito al successo.Spero che questa lettera serva ad
aiutare chi ne avesse bisogno ed eventualmente sono a disposizione per
corrispondere con chi ne avesse lanecessità.
Il mio indirizzo e-mail è enrico.pellegrino@tiscalinet.it
Sono veramente soddisfatto di sapere che esiste
un'associazione del genere espero che ci siano ancora delle iniziative come
quella di Matera alle qualisicuramente (impegni di lavoro permettendo) cerchero'
di essere presente.
Con i miei migliori saluti
Fino a 2 mesi fa "alopecia" era per me solo un
nome. Da 8 settimane è unincubo. La mia piccola Francesca a novembre (aveva da
pochi giornifesteggiato il suo secondo compleanno) ha perso la sua prima ciocca
dicapelli. Diagnosi: alopecia areata marginale. Da lì il calvario che leggendo
le lettere degli altri Soci, capisco è solo all'inizio ma già si manifesta
straziante, frustrante e lascia un senso di impotenza. E cosìcominciano ad
alternarsi i vari "con calma ma ricresceranno... è unamalattia
psicosomatica... proviamo con questa lozione". Ma io corro da un medico
all'altro senza perdere tempo anche perchè i capelli che via via abbandonano le
tempie e la nuca di mia figlia (ad oggi circa il 40%) mi ricordano che devo
inesorabilmente agire in fretta. Il Centro IDI (IstitutoDermatologico
dell'Immacolata) di Roma mi sembra la soluzione migliore.
Terapia: Cistidil compresse (1 al dì), Immugen bustine (1 al dì),
Altosonecrema (20 gg poi pausa per 20 gg e ripresa per altri 20). E qui iniziano
i problemi. Francesca rifiuta le medicine. Si accorge che le mettiamo nel cibo e
inizia la sua psicosi almentare. La dottoressa insiste senza sforzarsi di
trovare un rimedio alternativo alla cura orale ed io, il 30 dicembre scorso
consulto il Prof. Ayala di Napoli che mi chiarisce alcuni punti: l'obiettivo
iniziale non deve essere la ricrescita ma bloccare la caduta (e lui ritiene di
farlo con 2 mezze fiale di Kenacort a distanza di 15 giorni l'una dall'altra),
il cortisone va messo sotto forma di lozione (mi riconferma Altosone ma non in
crema) e mai per troppi giorni di seguito perchè può sensibilizzare la pelle
(5 + 2 di pausa per 45 giorni). Aggiunge, tutte le sere il Kloma lozione. E
iniziamo la nuova cura. Nel frattempo porto Francesca a Cava de' Tirreni dove ci
sono 2 professori (che fanno studio anche a Milano e Roma ed insegnano
all'Università di Urbino) specializzati in intolleranze alimentari. Attendo in
questi giorni le risposte di queste analisi e di quelle per la tiroide. Intanto
Francesca fa sangue nelle feci ma mitranquillizzano "perchè è rosso vivo
e non ha a che fare con l'alopecia".Sarà vero? O il suo intestino è
irritato per le cure? Ed io impazzisco e,studio, leggo, ricerco, approfondisco
come in trance. E la mattina in ufficio, lontano dagli occhi dei miei cari, mi
sciolgo in pianti ristoratrici per poi reindossare la maschera di mamma, moglie
e manager serena. La settimana scorsa finalmente scopro questo sito (di cui vi
ringrazio, perchè solo confrontandoci e forse confortandoci possiamo essere più
forti) e piango per 2 giorni per la piccola che ora ha 7 anni (la cui mamma è
destinataria della mia e-mail per conoscenza), per il figlio di Maria, oggi uomo
glabro, per il bambino di Rossella, per la simpatica cantatricecalva della quale
appoggio pienamente l'idea del forum e per tutti gli altri. E cresce il senso di
paura di fronte ad una malattia sconosciuta dove i più imputano la causa alla
psiche ma nel caso di mia figlia gli esperti di psicosomatica dicono che a 2
anni non si somatizza ancora. E si buttano i consigli dei "saputelli":
andate tuttla la famiglia dallo psicologo, lascia il lavoro ecc.
Ed io sono qui a pensare che solo voi potete capirmi, aiutarmi a farmene una
ragione e ad imparare a conviverci. Un abbraccio a tutti. Cesarina
P.S. Chiaramente autorizzo a pubblicare la mia lettera, anzi invito gli altri a
scrivermi o telefonarmi e a dar seguito al forum inserendo anche altri
indirizzi. In più vorrei conoscere qualche mamma con bimbi piccoli con lo
stesso problema. Grazie.
cesarina.tavani@meieaurora.it
335.6310013
081.695509
Buongiorno a tutti. Sono Cesarina Tavani. Ho scritto oltre
due anni fa e scopro che la mia lettera è ancora qui, sul vostro sito, traccia
della mia sofferenza e della mia, almeno provvisoria, vittoria. Ma vorrei andare
con ordine. Innazitutto ringrazio i tanti che mi hanno scritto o telefonato
nonostante i miei recapiti siano cambiati (OGGI SONO: indirizzo e-mail: cesarina.tavani@auroraassicurazioni.it <mailto:cesarina.tavani@auroraassicurazioni.it>
- cell.3351328828 - uff. 081.695509).
Stamattina ho trovato il messaggio di un papà: non so come
abbia fatto a trovarmi, ma mi ha dato lo spunto per raccontarvi la ... seconda
puntata. Sono stati due anni difficili, intensi. Fatti di piccole vittorie e di
grandi sconfitte. Capelli che crescevano e capelli che cadevano. Ho continuato a
seguire solo il Prof. Ayala di Napoli e la sua cura al cortisone, con tutti i
dubbi e tormenti che possono accompagnare tale scelta. A luglio 2004 cadono le
ultime ciocche e facciamo l'ultima mezza fiala di Celestone (in tutto in 2 anni:
3 mezze fiale di Kenakort e mezza di Celestone, quindi dosi diluite nel tempo).
Le lozioni le ho messe sempre. Lo scorso inverno, a complicare la situazione,
insorgono crosticine che portavano via i capelli nella parte centrale della
testa, l'unica non ancora colpita da alopecia. Diagnosi: pitiriasi amiantacea
che non c'entrava con l'alopecia, ma aveva attecchito nel punto debole di
Francesca, la testa. Beh, a settembre ho deciso, dopo aver saputo di due casi di
glaucoma all'occhi riscontrati in due ragazzi affetti da AA e curati con
cortisone, di sospendere le cure. Ayala mi ha appoggiata perchè ha notato che
con il tempo la ricrescita era quasi immediata. Da allora, miracolosamente, si
sono riempiti tutti buchi e Francesca oggi ha tutti i capelli in testa. E' stato
un caso, doveva andare così, ma ci sta dando il tempo di ricaricare le batterie
per affrontare eventuali nuove battaglie, perchè sappiamo che il
"nemico" è in agguato e non intendiamo abbassare la guardia. E
intanto guardo la mia piccola, serena e orgogliosa dei suoi nuovi capelli. In
testa ha una ventina di lunghezze diverse, ma lei non ci fa caso. Indossa di
nuovo i codini. Ha preso l'abitudine di mettere i capelli dietro l'orecchio, in
un gesto tanto da "donnina" che, per una bimba di 4 anni, è
tenerissimo. Speriamo possa farlo a lungo. Abbraccio chi ancora non ha vinto,
chi sta per vincere e chi, non vincerà l'AA, ma ha trovato la giusta serenità
per conviverci. Perchè non dobbiamo mai dimenticare che ci sono genitori che
soffrono per i figli pene ben più serie delle nostre. Anche se so che non ce ne
faremo mai una ragione. Ed ogni capello che vola via è una fitta proprio qui,
al centro del cuore. Un tenero bacio ai più piccoli, teneri cuccioli forse
ancora ignari... Gli studi e l'evoluzione medica saranno dalla loro parte. Se vi
va, chiamatemi o scrivetemi. In bocca al lupo a tutti. Cesarina
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